L’integrazione dei criteri Environmental, Social e Governance (ESG) nell’asseverazione dei Piani Economici Finanziari rappresenta una delle evoluzioni più significative del project financing italiano e questa trasformazione al momento riflette la crescente attenzione verso la sostenibilità e la responsabilità sociale nelle opere pubbliche.
I criteri ambientali nell’asseverazione PEF richiedono una valutazione approfondita dell’impatto ecologico del progetto: non si tratta più solo di rispettare le normative ambientali vigenti, ma di dimostrare un contributo positivo alla transizione ecologica. In genere, progetti che integrano tecnologie verdi, riducono le emissioni di CO2 o promuovono l’economia circolare ricevono valutazioni più favorevoli.
Gli aspetti sociali inoltre assumono importanza crescente nella valutazione dell’asseverazione: il contributo del progetto al benessere delle comunità locali, la creazione di occupazione qualificata e l’accessibilità dei servizi offerti sono elementi che gli asseveratori considerano sempre più frequentemente nella loro analisi. La governance del progetto deve dimostrare trasparenza, efficienza e accountability. Strutture decisionali chiare, sistemi di controllo interno efficaci e meccanismi di rendicontazione trasparenti rappresentano elementi distintivi di progetti di qualità che facilitano l’ottenimento dell’asseverazione.
L’integrazione dei criteri ESG non rappresenta solo un adempimento formale, ma può tradursi in vantaggi economici concreti: come abbiamo detto, infatti, i progetti maggiormente sostenibili possono accedere a finanziamenti agevolati, beneficiare di incentivi fiscali specifici o ottenere condizioni più favorevoli da parte degli investitori istituzionali.
La misurazione e il monitoraggio degli impatti ESG richiedono lo sviluppo di sistemi di indicatori specifici che devono essere integrati nel PEF: questi KPI permettono di quantificare i benefici sostenibili del progetto e di dimostrarne la credibilità agli asseveratori. I rischi ESG tuttavia devono essere identificati e gestiti con la stessa attenzione riservata ai rischi economici e finanziari tradizionali. Progetti che non considerano adeguatamente i rischi climatici, reputazionali o normativi legati alla sostenibilità possono incontrare difficoltà significative.
L’evoluzione verso criteri ESG richiede quindi competenze multidisciplinari che spesso vanno oltre le tradizionali competenze finanziarie e la collaborazione con esperti di sostenibilità, ingegneri ambientali e specialisti di governance è essenziale per sviluppare PEF all’altezza delle nuove aspettative.
La transizione verso criteri ESG nell’asseverazione PEF rappresenta un’opportunità per elevare la qualità complessiva dei progetti di project financing e per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile del Paese. Progetti che anticipano questa evoluzione possono ottenere vantaggi competitivi significativi nelle procedure di gara pubbliche.