Dopo anni passati a esaminare Piani Economico Finanziari possiamo dire con certezza che alcuni errori asseverazione PEF si ripetono con una certa frequenza e spesso sono proprio quelli che sembrano più innocui. L’asseverazione del PEF è un processo complesso che richiede attenzione ai dettagli e competenza specifica: conoscere gli errori più comuni può aiutare promotori e professionisti a evitare problematiche che potrebbero compromettere l’esito dell’asseverazione o la competitività della proposta.
Uno degli errori più frequenti riguarda la preparazione di previsioni economiche eccessivamente ottimistiche. Molti promotori tendono a sovrastimare i ricavi o a sottovalutare i costi operativi, nella convinzione che questo renda il progetto più attraente. In realtà, previsioni irrealistiche vengono facilmente identificate e possono portare al rifiuto dell’asseverazione o a richieste di revisione che allungano i tempi.
Inoltre, la mancanza di coerenza tra i diversi documenti che compongono la proposta rappresenta un altro errore ricorrente: il PEF deve essere perfettamente allineato con il progetto tecnico, il cronoprogramma e tutti gli altri elaborati. Discrepanze anche minori possono sollevare dubbi sulla qualità dell’intera proposta.
Spesso poi si sottovaluta l’importanza di una struttura finanziaria equilibrata. Progetti con un leverage eccessivo o con una composizione inadeguata tra capitale di debito e capitale proprio difficilmente ottengono un’asseverazione positiva. È fondamentale trovare il giusto equilibrio che garantisca sostenibilità e redditività, così come è importante la gestione del capitale circolante. Molti PEF, infatti, non prevedono adeguate risorse per far fronte ai fabbisogni di liquidità durante le fasi operative, creando potenziali squilibri finanziari che preoccupano gli asseveratori.
Un errore sottovalutato riguarda la mancata considerazione di tutti i rischi del progetto. Un’analisi di sensibilità superficiale o l’omessa valutazione di scenari negativi può compromettere la credibilità dell’intero piano. In fase di asseverazione viene sempre apprezzata l’analisi che dimostra consapevolezza dei potenziali rischi e delle relative strategie di mitigazione.
La scelta di ipotesi fiscali non corrette o non aggiornate rappresenta un altro punto critico. La normativa fiscale italiana è complessa e in continua evoluzione, ed errori in questo ambito possono avere impatti significativi sulla sostenibilità economica del progetto.
Infine, la presentazione poco chiara o la documentazione incompleta possono rallentare notevolmente il processo di asseverazione e una documentazione ben organizzata, chiara e completa facilita il lavoro dell’asseveratore e riduce i tempi necessari per l’analisi.
Per evitare questi errori è consigliabile affidarsi a professionisti esperti nella preparazione di PEF e mantenere un dialogo costante con il soggetto asseveratore durante tutto il processo.