Il quadro normativo che regola l’asseverazione dei Piani Economici Finanziari in Italia è in costante evoluzione e conoscere gli ultimi aggiornamenti è fondamentale per presentare proposte conformi e ottenere un giudizio positivo nelle procedure di gara.
Il riferimento principale è il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) che, all’art. 193, comma 3, stabilisce l’obbligo di presentare un piano economico-finanziario asseverato. Con il D.Lgs. 209/2024, il cosiddetto correttivo, la disciplina è stata ulteriormente affinata: sono state chiarite le differenze tra iniziative di parte privata e quelle promosse dall’ente concedente e introdotte procedure più trasparenti per la valutazione comparativa delle proposte. Per i procedimenti già in corso alla data di entrata in vigore, resta invece applicabile il regime transitorio previsto dall’art. 225-bis.
Sul piano operativo, l’asseverazione è rilasciata da soggetti specificamente abilitati: banche e intermediari finanziari iscritti ex art. 106 TUB e società di revisione legale. Comunicati ANAC e guide del DIPE forniscono ulteriori chiarimenti pratici, spesso determinanti per distinguere tra un piano completo e uno non conforme.
Oltre al Codice, pesano anche le normative fiscali (variazioni di aliquote, ammortamenti, incentivi) che incidono direttamente sulla sostenibilità economica, e le disposizioni europee su aiuti di Stato e appalti pubblici, particolarmente rilevanti per i progetti che beneficiano di contributi pubblici. Anche le autorità di settore (energia, ambiente, trasporti) possono introdurre vincoli o requisiti aggiuntivi da integrare nell’asseverazione.
Sempre più rilevanti sono inoltre gli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale: progetti che trascurano questi profili rischiano di incontrare resistenze sia da parte degli asseveratori sia delle amministrazioni.
In definitiva, l’evoluzione normativa non riguarda solo i requisiti formali, ma anche la qualità attesa dell’analisi. Documentazione chiara, ipotesi realistiche e trasparenza nelle previsioni non sono più optional, bensì standard richiesti. Restare aggiornati attraverso le comunicazioni ufficiali, la giurisprudenza e il supporto di professionisti qualificati è oggi la chiave per affrontare con successo l’asseverazione di un PEF.